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La poesia non nasce dalla normalità delle nostre occupazioni, ma dagli istanti in cui leviamo il capo e osserviamo con stupore la vita...
Quando attingiamo alla sorgente più autentica del nostro essere, quando entriamo in contatto con quella natura poetica che in ogni verso
esprime qualche cosa di sé, ogni istante diventa un'opportunità per cantare alla vita la nostra presenza.
Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta.
(Dylan Thomas)
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
(Ibrahim Nasrallah)
ESSERE NOI STESSI
di Salvatore Armando Santoro
Non avere vergogna
di scrivere versi,
non temere i giudizi
sciocchi
degli indifferenti.
Sii te stesso!
Fai parlare il tuo cuore
e semina le tue emozioni
nei campi del mondo!
Troverai sempre
un’anima pura
che si disseterà
alla tua fonte,
che berrà avida
i tuoi sentimenti.
Attorno a noi
non tutto è aridità!
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Le poesie sono elencate in ordine inversamente cronologico, dalla più recente alla più antica, in modo che tu possa sapere quali sono quelle nuove che via via pubblico :-)
La morte più stupida lascia il nulla in un fuoco demoniaco in cui tutto s'annulla,
nel vuoto non-senso dove tutto è svanito, nel totale annientamento in cui più nulla è esperito:
questo è il regalo d'un conflitto nucleare, è l'unico scopo del continuo armare,
è l'ombra oscura dell'uomo moderno, più senso avrebbe persino l'inferno.
L'unica priorità di popoli e nazioni sia il disarmo, senza esitazioni!
(Francesco Galgani, 13 settembre 2016)
Poesia inviata al Primo Ministro On. Matteo Renzi. Su questo stesso tema, segnalo la poesia di Marta Pecci "Significato del disarmo", pubblicata su www.condividere.net (nel momento in cui scrivo, si trova in calce nell'homepage).
Da notare che l'Italia sta spendendo ogni giorno 13 milioni di euro in nuovi armamenti (*), e la vendita di armi dall'Italia a paesi che sono in guerra e in cui vengono commesse gravi violazioni dei diritti umani non fa che aumentare (**).
Dovremmo sempre ricordare le parole che Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite dal 1997 al 2006, espresse nel 1998: «Ricavare profitto dalla guerra e dalle carneficine in altri paesi, usarle per accrescere il proprio prestigio e l’influenza del proprio paese, sacrificare spietatamente vite umane per il proprio utile personale... Il commerciò di armi è un male. È un attacco omicida e moralmente imperdonabile all’umanità e alla sua sicurezza. Rappresenta il peggio di cui l’essere umano è capace. Quando uno stato rafforza la propria potenza militare all’interno di una determinata regione attraverso l’importazione di armi, le tensioni regionali e l’instabilità si acuiscono, perché i paesi confinanti sono a loro volta spinti ad acquistare nuovi armamenti. Allo stesso modo, l’aumento della fornitura di armi alle fazioni coinvolte in un conflitto interno non fa che prolungare e inasprire quel conflitto.» (***)
(*) http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/02/2-giugno-festa-della-repubblica-che-spende-48-milioni-al-giorno-in-spese-militari-che-questanno-aumentano/2789112/
(**) http://it.sputniknews.com/opinioni/20160615/2893300/italia-triplica-export-armi.html
(***) Kofi Annan, The Causes of Conflict and the Promotion of Durable Peace and Sustainable Development in Africa, rapporto delle Nazioni Unite, aprile 1988, https://www.informatica-libera.net/content/il-bene-della-pace-sette-sentieri-verso-larmonia-globale-una-prospettiva-buddista
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